The Basil of Saint Francis has been built 1on july 17th 1228 da papa Gregorio IX, il giorno successivo alla solenne canonizzazione del santo. Il luogo prescelto per la costruzione fu un terreno posto all’esterno delle mura e utilizzato per le esecuzioni capitali, chiamato “colle dell’Inferno”. Il convento, già utilizzato nel 1230, e il palazzo papale, eretti per volontà di Gregorio IX, furono terminati nel 1239.
Gli ambienti monastici furono ampliati nei due secoli successivi ed assunsero l’aspetto attuale nella seconda metà del XV secolo, quando Sisto IV fece costruire il chiostro grande e il possente sperone di sostegno verso la valle.
La piazza antistante la chiesa inferiore, raccordata al sagrato della superiore da uno scalone costruito nel 1731, è circondata da portici eretti nel 1474 da maestri lombardi per accogliere i pellegrini e i mercanti che l’affollavano. Su di essa prospetta l’ex oratorio di San Bernardino, con la facciata adorna di sculture di Franceschino Zampa e Girolamo di Bartolomeo (1488).
L’interno ha una semplice pianta a “T”, con l’unica navata divisa in cinque campate coperte da volte a crociera; i bracci del transetto hanno invece volte a botte. La prima campata è inglobata in una sorta di nartece di ingresso, coperto da volte con costoloni di forma già gotica rispetto alle più tozze strutture della parte prettamente romanica, eseguita su progetto di maestranze verosimilmente lombarde.
Usciti dalla chiesa, si raggiunge mediante lo scalone settecentesco il sagrato della basilica superiore. La facciata è di un gotico temperato rispetto all’esuberanza decorativa delle architetture d’oltralpe cui sono ispirate le linee slanciate dell’interno. E’ tripartita orizzontalmente da cornici marcapiano. Nell’ordine inferiore si apre l’elegante portale gemino, in asse si apre il rosone, contornato dai Simboli degli Evangelisti, e l’occhio circolare nel timpano. L’interno è ad unica navata con transetto ed abside poligonale.
La navata è divisa in quattro campate coperte da volte a crociera con le nervature raccolte in pilastri a fascio. Le pareti ad una certa altezza rientrano formando un ballatoio che corre lungo il perimetro della chiesa. Dal gotico francese discende l’uso di alleggerire le strutture murarie con ampi finestroni che, semplici nella navata, diventano doppi nel transetto e tripli nell’abside.
Al centro dell’abside è collocato il trono papale realizzato nella prima metà del XII secolo da marmorari romani. Lo splendido coro ligneo intarsiato (1501) è di Domenico Indivini da San Severino.
Dalla porticina nel braccio destro del transetto si scende alla basilica inferiore, passando attraverso una terrazza che si affaccia sul chiostro grande, fatto costruire in due ordini di arcate da Sisto IV nel 1476.
Da qui si accede al Museo del Tesoro, al cui interno sono esposti arredi sacri, oreficerie e dipinti provenienti dalla basilica.
Fonte: Minerva Editrice
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