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SepConosciuta nel mondo come il cuore verde d’Italia, l’Umbria è la porta ideale da varcare per rigenerare anima e corpo godendo non soltanto della sua straordinaria accoglienza, della piacevole calma che permea i suoi centri, delle misteriose atmosfere medievali che la contraddistinguono e che emozionano, ma anche dei sapori di una cucina genuina e sincera, di castelli e di architetture di pietra antica, di eventi culturali e di rievocazioni storiche.
Una natura sovrana – che oltre ad incantare per bellezza emana ed evoca pura spiritualità – fa poi da sfondo alla scoperta di questa regione, attirando turisti da tutto il mondo e consacrandosi come meta privilegiata di forme di turismo religioso. Così, mentre si caratterizza per essere un meraviglioso punto di arrivo, questa sorprendente regione, pur piccola e così concentrata, è un altrettanto meraviglioso punto di partenza per andare alla ricerca anche di una nuova spiritualità.
Impossibile parlare d’Umbria senza “passare” attraverso i suoi Santi: Santa Rita da Cascia, San Benedetto da Norcia e San Francesco d’Assisi, le cui storie sono conosciute nel mondo intero. Ma parlando di natura e spiritualità, attraverso numerosi sentieri, è San Francesco che accompagna il turista, svelandogli paesaggi affascinanti e carichi di emozione.
In provincia di Terni sentieri percorribili solo a piedi conducono alla scoperta degli spechi – grotte e cavità naturali – in cui san Francesco si ritirava per ascoltare il respiro della terra, quasi sempre in prossimità di grandi boschi, su montagne impervie, come nel caso dello Speco di sant’Urbano vicino alla caratteristica città di Narni. Ma il più intenso sentiero francescano, simbolo universale di pace, è quello che da Assisi porta a Gubbio attraversando Valfabbrica.
Ripercorrendo i passi del Santo, il turista potrà rivivere non soltanto la spoliazione ”dagli affetti, dalle vesti e dai denari”, consumata pubblicamente nella piazza di Assisi ma anche la partenza verso Gubbio e l’arrivo. Una strada selvaggia, tra i boschi d’Assisi e Valfabbrica, tra il castello di Giomici e il monte della Biscina, lungo la valle del Chiascio, imprimerà un ricordo indelebile di questa esperienza.
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