Dalla piazza con la torre si prende sulla destra via Roma. Al termine della discesa (km 1), si prosegue dritto su strada sterrata, in direzione Saliceto Lame e Morena. Guadato senza difficoltà il rivo d’acqua, inizia la salita (km 1,8); i primi 500 m sono ripidi, ma poi il cammino sale progressivamente.
Al bivio (km 3) si prosegue a sinistra, facendo attenzione ai segnali in vernice posti su un gruppo di pietre.
Si prosegue in falsopiano e poi in discesa su asfalto; in meno di 1 km si raggiunge l’abbazia di San Benedetto Vecchio (km 3,8). Si cammina senza difficoltà attraverso boschi e prati aperti, che offrono ampie vedute sui colli circostanti. Superata la località Cerchiaro, 508 mslm (km 5,4), si sale su un’ampia carrareccia. Si supera il Casale Sesse, 711 mslm (km 8,2). Il percorso alterna salite leggere e discese dolci. Si oltrepassa un laghetto artificiale (km 8,6) e si prosegue dritto, inoltrandosi nel bosco di conifere.
Giunti in vista di un gruppo di casali, si scende (km 10,5) a sinistra su un tratto dissestato per meno di 200 m. Dopo aver superato un passo (se chiuso, si deve sempre richiuderlo), si oltrepassa un bel casale costruito con la tipica pietra locale e un’azienda agricola sulla destra (km 12,23).
Si affronta, quindi, con calma una salita, fino a raggiungere la località Madonna di Montecchi (km 15). Da questo punto si prosegue su strada asfaltata e, all’improvviso, si apre la splendida pianura intorno a Gubbio, dove le linee orizzontali dei campi incrociano le linee verticali dei pioppi lungo i canali di irrigazione. Giunti a Loreto (km 16,4), il paesaggio cambia: i boschi silenziosi lasciano spazio ai campi coltivati e ai paesi. Si giunge su un belvedere alberato accanto alla chiesa di San Giovanni Battista (di solito chiusa, ma il gentile custode abita proprio di fronte).
Si prosegue in discesa, fino alla località Abbadia di Piazza, dove si procede su una strada secondaria, fiancheggiata da imponenti querce. Dopo un’area giochi per bambini (km 18,4), si raggiunge l’incrocio con la strada provinciale (km 19,3), che si attraversa (sulla destra c’è un bar) facendo attenzione al transito di veicoli. Si raggiunge la località Raggio e inizia un lungo tratto in pianura, un po’ noioso.
Fare attenzione, in piena estate, al sole. In alto, sul monte Ingino, appare il santuario di Sant’Ubaldo e si rilevano in distanza anche le eleganti forme del Palazzo e della piazza dei Consoli. Si supera la località Madonna di Mezzo Piano (km 24) e dopo poco si affronta, facendo attenzione ai veicoli, il passaggio stretto sul cavalcavia della superstrada. Il cammino prosegue nella periferia di Gubbio.
In prossimità di una palestra, a sinistra, si prende a destra, ricercando il segnale in vernice.
Da via dell’Alboreto si attraversa la rotatoria proseguendo dritto su via Rosmini. Si raggiunge l’anfiteatro romano, percorrendo via Alcuino da York.
Si prosegue sul viale del teatro romano fino alla porta medievale, che si attraversa per raggiungere la chiesa di San Francesco (km 26,2). Qui si è accolti dalla tenera statua che rappresenta Francesco e il lupo, a ricordo del miracolo della belva feroce ammansita dal Santo.
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