Distanza: 8,4 km
Dislivello in salita: 140 m
Dislivello in discesa: 270 m
Tempo di percorrenza: 2 ore
Difficoltà: molto facile
Fondo: asfalto
La tappa è più che facile: cortissima e pianeggiante (a parte la discesa da Belforte del Chienti); potrebbe essere facilmente unita alla precedente o alla successiva, ma in questo modo si ha una buona mezza giornata da dedicare alla visita di Tolentino. La prima metà del percorso si sviluppa lungo la riva sinistra del fiume, costeggiando la statale 77 (in qualche tratto bisogna fare attenzione al traffico); dopo l’antica stazione di posta de Le Grazie si passa all’altra riva, arrivando a Tolentino attraverso il “Ponte del diavolo”.
PER I CICLISTI. A parte la scalinata di San Sebastiano (2) e lo spazio erboso alla fine di via Conciliazione (4), del resto facilmente aggirabili, l’intera tappa corre su strada, non presentando problema alcuno. Si tratta, casomai, di prestare attenzione al traffico.
Segnaletica: segnavia biancorossi della Via Lauretana (siglati “VF”).
Dalla Chiesa di Sant’Eustachio, in piazza Vittorio Emanuele II (1 – km 0,000), si prosegue lungo la principale via Leopardi. Al termine del vecchio abitato, si incontra a sinistra una scalinata che conduce alla chiesa di San Sebastiano (2), già ospitale per i pellegrini della Via Lauretana. Dal piazzale della chiesa, una corta sterrata a sinistra conduce alla via principale, che si imbocca a destra in discesa, fino a incrociare via Provinciale (3), che si attraversa per imboccare un sentiero pedonale dalla parte opposta della strada. Dopo un centinaio di metri, ci si immette in via Ciappi, all’altezza della chiesa di Santa Maria. Proseguendo diritto, al primo incrocio si svolta a sinistra, imboccando via Conciliazione (4), che si percorre tutta fino a un piccolo spazio erboso, che si attraversa facilmente immettendosi sulla statale 77 (5 – km 0,830) verso sinistra. Si percorre la statale per quasi un chilometro, lungo uno spazioso marciapiede sul lato sinistro della strada. Si passa sotto la quattro corsie, quindi dopo 200 metri si svolta a sinistra per via Carlo Santolini (6 – km 1,560) che conduce ad attraversare il nuovo insediamento di Fornace (via Sacco) e termina in un bivio a T (7): si svolta a destra in via Rinascita, per tornare sulla statale (8 – km 1,930). Si prosegue per un paio di chilometri (facendo attenzione al traffico), oltrepassando una rotonda, fino a giungere alla località “Le Grazie” (9). La chiesa e la parrocchia occupano un edificio adibito anticamente a stazione di posta e a luogo di ospitalità per pellegrini, come fa intuire un’antica scritta in facciata. Andando avanti 200 metri, si svolta a destra in via Mattarella (10 – km 4,410), per raggiungere in poco più di 500 metri una piccola diga sul Chienti, sopra la quale (11) si attraversa il fiume. La strada sale sulla destra per un centinaio di metri: all’incrocio (12 – km 5,180) si volta a sinistra, in direzione nord. Si prosegue sulla medesima strada per quasi 3 chilometri (dopo lo svincolo con la quattro corsie, la sede stradale offre a sinistra una comoda pista pedonale/ciclabile). Si giunge infine alla torre di accesso al medievale “Ponte del diavolo” (13 – km 8,000), che scavalca il Chienti e introduce al nucleo storico di Tolentino. Dopo il ponte, si prosegue diritto, si attraversa la circonvallazione e si entra nelle mura del paese per la porta del Ponte e via San Nicola. Meno di 200 metri in leggera salita conducono sulla destra alla chiesa e al convento di San Nicola da Tolentino (14 – km 8,400), termine della tappa.
Variante sulla riva destra del Chienti
Giunti al punto (6 – km 1,560) anziché voltare a sinistra per via Carlo Santolini, si prosegue diritti lungo via Santa Maria, e dopo 200 m si raggiunge un incrocio (15). Si volta a destra e si prosegue per 600 m in piano, fino a incrociare (16), appena prima di una curva a gomito, una stradina sulla sinistra, che subito diventa sterrata. Dopo 350 m la sterrata compie una curva ad angolo retto sulla destra (17), poi infila un rettilineo in salita di 150 m, fino a giungere a una successiva curva ad angolo retto (18), dove si imbocca una sterrata in salita sulla destra, che dopo 30 m si biforca. Si tiene la sinistra costeggiando la proprietà di una casa e seguendo quindi tutta la sterrata, sempre in salita, in mezzo a campi coltivati, per circa un chilometro. Si raggiunge una stradina asfaltata (19 – km 3,970), che si imbocca a sinistra in discesa. Si prosegue poi per circa 2 chilometri. Dopo due strette curve, a destra e a sinistra, si oltrepassa un piccolo incrocio (20) e si giunge a costeggiare il lago delle Grazie. Quindi si raggiunge in breve il percorso principale (incrocio 12 – km 5,980).
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