La chiesa di Santa Maria Maggiore fu probabilmente fondata nel IV secolo dal vescovo Savinio, sopra il tempio di Giano bifronte; la leggenda è confermata dagli scavi archeologici, che hanno rivenuto resti di domus e tombe d’epoca romana.
Nel 1162 la cattedrale paleocristiana venne sostituita dall’attuale edificio romanico. Accanto all’antica cattedrale di Assisi sorge la residenza del vescovo, dove Francesco, chiamato in giudizio dal padre, compì il gesto clamoroso di denudarsi, restituendo alla propria famiglia ogni cosa e affidandosi al Padre celeste.
È il momento della scelta definitiva: Francesco abbraccia la povertà ed è abbracciato dalla Chiesa, che copre la sua nudità con il manto del vescovo Guido e che seguirà con premura la straordinaria avventura spirituale che ora è solo agli inizi.
Nel palazzo vescovile Francesco trascorse gli ultimi giorni della sua vita, preparandosi ad accogliere “sora nostra Morte corporale”.
L’attuale vescovado non conserva nulla di quello del XIII secolo; all’interno, però, un grande ambiente è noto come “Sala della rinuncia”.
Fonte: “La via di Francesco” – Edizioni San Paolo S.r.l.
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