La chiesetta fu costruita nel 1926 dalla Compagnia dei Cavalieri, laddove sorgeva il paese di Satriano. Secondo le Fonti Francescane, i cittadini di Assisi, messi al corrente della probabile imminente morte di san Francesco, inviarono una solenne delegazione di cavalieri che riportò il Santo in corteo fino alla sua città natale. Francesco e i cavalieri lungo il tragitto si fermarono presso Satriano. Affamati cercarono qualcosa da comperare, ma tornarono a mani vuote, così Francesco disse loro: “Se non avete trovato niente è perché avete più fiducia nelle vostre mosche (soldi, n.d.r) che in Dio. Ma tornate indietro nelle case da cui siete passati e domandate umilmente l’elemosina offrendo come pagamento l’amor di Dio, E non crediate che questo sia un gesto vergognoso o umiliante. I cavalieri mettono da parte il rossore, vanno spontaneamente a chiedere l’elemosina e riescono a comprare con l’amor di Dio quello che non avevano ottenuto con i soldi. Difatti quei poveri abitanti, commossi e ispirati da Dio offrirono generosamente non solo le cose loro, ma anche se stessi. E così avvenne che la povertà di Francesco sopperisse all’indigenza, che il denaro non aveva potuto alleviare” (FF 665). A ricordo dell’evento, ogni anno a settembre un folto gruppo di cavalieri ripercorre l’ultimo itinerario compiuto da San Francesco, da Nocera ad Assisi.
Fonte: “La via di Francesco” – Edizioni San Paolo S.r.l.
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