Alla Basilica di Santa Maria degli Angeli si conclude il percorso delle “sette chiese” di Assisi. In realtà, ideale completamento dell’anello è seguire la “mattonata” fino alla Basilica di San Francesco, risalendo ad Assisi per un percorso processionale vecchio di secoli, che è stato ripercorso anche dai partecipanti all’incontro interreligioso convocato da Benedetto XVI il 27 ottobre 2012. Il tracciato, di probabile origine romana, era in uso al tempo di Francesco; dopo la sua morte è sempre più utilizzato in chiave religiosa. Nel ‘400 viene pavimentata in mattoni una “corsia centrale” per le processioni (rinvenuta a tratti nel 1990 sotto l’asfalto), da cui la denominazione ”Mattonata”. Nel ‘600 vi si piantano due filari di olmi, per ombreggiarla d’estate a beneficio dei numerosi pellegrini; vengono anche realizzati dei fossi laterali, per il deflusso delle acque piovane.
Tra la fine dell’800 e la metà del ‘900 la strada viene asfaltata, i fossi ricoperti e destinati a marciapiede, mentre il paese di Santa Maria degli Angeli diviene una cittadina, dotata di ferrovia e di numerose strutture alberghiere. Anche le modificazioni stradali a ridosso delle mura di Assisi contribuiscono al declino della “Mattonata”.
Il Giubileo del 2000 ha offerto l’occasione per il “restauro” della via: attraverso un (discusso) progetto di fund raising internazionale, è stata ripavimentata in mattoni un’ampia corsia pedonale, corredata da alberature ed elementi di arredo urbano.
Fonte: “La via di Francesco” – Edizioni San Paolo S.r.l.
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