L’Arco Etrusco (III-II sec. a C) è una porta monumentale orientata a Nord, detta anche Porta Pulchra o Boreale, la più imponente dell’antica cinta muraria, costruita in blocchi di travertino. Per le sue dimensioni, 11 m di altezza, è la più grande dell’Etruria antica. Fu restaurata da Ottaviano Augusto, da cui deriva anche il nome Arco di Augusto. E’ fiancheggiata da torri trapezoidali; l’ingresso è sormontato da due archi a tutto sesto sovrapposti, di cui quello superiore, ora tamponato,era originariamente aperto per funzioni militari.
Tra i due archi è una trabeazione, decorata da riquadri con scudi dorici (metope) alternati a pilastrini scanalati (triglifi) con capitelli corinzi. Sull’arco inferiore si legge la scritta: “Augusta Perusia”, inserita con il restauro augusteo dopo il bellum perusinum , conclusosi nel 40 a.C. Più in alto ’iscrizione “colonia vibia” rimanda all’Imperatore Vibio Treboniano Gallo (251-253). Alla base del contrafforte sinistro è presente una fonte seicentesca e alla sommità vi è un loggiato rinascimentale.
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